Umano
Maia Guarnaccia Molho
Nella piatta esistenza di Italo Nono, professore emerito di storia, un po' attempato, quasi obeso e deluso dalla vita, irrompe il destino sotto forma di un cimelio che reca dipinta sulla sua superficie la faccia di Napoleone. La dedica impressa su di esso - "L'amore è al di là dell'umano" - risveglia nel vecchio accademico qualcosa di molto simile alla passione, un sentimento al quale da lungo tempo aveva rinunciato. Nell'immagine dell'imperatore, Italo riconosce l'esilio che ha imposto a se stesso, e, per uscirne, si caccia in situazioni imbarazzanti. A poco a poco però il vecchio professore recupera umanità , ritrova nell'amore di due giovani le emozioni che si era negato, e tutto questo lo porta a riflettere sugli errori commessi e a prendere le distanze da se stesso. Ed è allora che il destino bussa ancora una volta alla sua porta. La vita, a cui il vecchio professore aveva ormai rinunciato, gli riserva ancora qualche sorpresa e una nuova occasione.