Peste lo colse
Andrea Vitali
Racconto attorno alla vita di Sigismondo Boldoni.
Testo a cura di Andrea Vitali.
Appendice e Ricerca iconografica a cura di Vittorio Mezzera.
Introduzione a cura di Riccardo Tanghetti, Sindaco di Bellano
Quattrocento anni fa, nel 1597, nasceva a Bellano Sigismondo Boldoni, insigne letterato che nella sua brevissima vita fu ospite delle corti e delle Università delle città più grandi d'Italia: da Venezia a Pesaro, da Urbino a Roma. Vittima della peste di manzoniana memoria ne morì nel 1630 a soli 33 anni.
Fu un uomo illustre, un grande bellanese il cui anniversario non poteva passare sotto silenzio. Non è un caso che il suo monumento, poco distante da quello di Tommaso Grossi, si trovi da anni sul nostro lungolago.
Proprio pochi mesi prima dell'inaugurazione di questo monumento, avvenuta l'11 settembre 1898, il prof.
Mario Cermenati, scienziato lecchese nonché politico di grande levatura, in un discorso intorno alla vita ed alle opere di Boldoni si augurava che «nel giorno in cui Bellano ne scoprirà il meritato ricordo, si leverà una voce autorevole a delineare come si conviene la splendida figura del Boldoni, mettendo in rilievo e lumeggiando opportunamente quei meriti reali e molteplici che la fanno una delle migliori del suo secolo».
Noi abbiamo fatto tesoro delle parole di Mario Cermenati ed abbiamo voluto celebrare l'anniversario della sua nascita con un libro dedicato alla figura ed all'opera di Sigismondo Boldoni.
Il racconto di Andrea Vitali, gli apparati critici ed iconografici di Vittorio Mezzera e la copertina di Velasco Vitali ci permettono finalmente di conoscere da vicino questo nostro concittadino, che tanti meriti ebbe durante la sua esistenza.
Qualche mistero legato sia ad alcuni episodi della sua vita, sia alla sua morte contribuisce, poi, a rendere ancor più interessante questo personaggio, a rendercelo quasi amico, lui che era solito gironzolare per le vie di Bellano godendone l'impareggiabile bellezza. Comune di Bellano