Katanga che sorpresa!
Mario Martucci
Le rievocazioni trentennali del '68 hanno il sapore dolciastro del buonismo imperante. Sembrano testimonianza di un 'periodo aureo', a cui è seguito il tramonto di idee e speranze.Milano fu il punto più alto della contestazione sessantottina, ma quasi tutte le ricostruzioni di quel periodo sono saggi noiosi, intrisi di reducismo e nostalgie sociologiche. In "Katanga che sorpresa!" le rievocazioni lasciano il posto alle storie umane, a volte boccaccesche, a volte goliardico, a volte di slancio nobilmente politico.È un lungo racconto senza rimpianti. Katanga, il protagonista, vive oggi come ieri e il ricordo del '68 gli serve per capire gli uomini di oggi e la vita alle soglie del nuovo millennio.