Cypraea
Giulia Stolfa
Che cosa si può essere disposti a fare per essere fedeli ad un’antica promessa? Fino a dove si può arrivare per conoscere la verità , quando il tempo a disposizione è quasi finito?
Milano, Ottobre 2000. Michele Oriani, professione museologo, riceve per il suo quarantaseiesimo compleanno una scatola senza mittente, e ancora non può immaginare che quel pacchetto cambierà per sempre la sua vita. Dentro c’è una Cypraea, una di quelle conchiglie a cui si accosta l’orecchio per sentire la voce del mare. Non ci sono dubbi: è la stessa appartenuta a suo zio Marcantonio, prima che sparisse nel nulla lasciando la propria fine avvolta dal mistero. La ricerca della verità spinge Michele ad incontrare Flora, collezionista d’arte ottantenne e discepola di suo zio. La donna lo conduce sul filo dei ricordi tra oriente e occidente, tra carnet di viaggio, mercanti d’arte, collezionisti e antichi manufatti, in una caccia al tesoro sulle orme dell’indecifrabile Cigada, misterioso collezionista di cui gli raccontava suo zio, e chiave per chiarire il mistero di Marcantonio e di Flora. Tassello dopo tassello, pezzo dopo pezzo, la donna ricostruirà davanti ai suoi occhi l’immagine di un passato che cambia tutte le carte in tavola. Cypraea racconta la storia di una ricerca, quella delle proprie radici, di chi sa ancora cercare il rumore del mare in una conchiglia, e di un amore che non si accontenta di facili risposte e che non è disposto a dimenticare.