Baba carapa

Baba carapa è il nome in codice per uno strano incontro nel cuore della foresta amazonica boliviana, ma è anche un
suono, una formula magica che apre la porta d’accesso a un mondo parallelo, abitato da personaggi straordinari.
Un miliardario messicano gioca con un elicottero telecomandato sfiorando una tela di Pollock da 100 milioni di dollari... Due donne fatali, a Londra e a Istanbul, vivono il loro singolare Sunset Boulevard... Un presidente boliviano scalzato dalla velocità della storia... Come sfiorare la morte a Mosca ai tempi di Boris Yeltsin, al seguito di una rock star sovietica... Una suora di clausura in moto... e cento altre figure che galleggiano nella memoria di un viaggiatore cronico.
I primi 12 racconti sono un’esplorazione del mondo, mediata da incontri con persone straordinarie che hanno permesso di focalizzare uno speciale punto di vista. Ciò che li accomuna è che tutti riportano delle “storie vere”.
Il blocco dei “12 frammenti di arte contemporanea” rappresenta una naturale evoluzione del lavoro di regista dell’autore al fianco degli artisti che attraverso le loro “antenne” gli hanno sempre regalato una sorprendente e diversa percezione del reale.