Stralunario
Andrea Vitali
Racconto ‘picaresco’ in una Bellano anni ’60. Il rapporto tra un padre e un figlio e il loro diverso modo di immaginare un futuro.
Quinto titolo della collana iVitali ,
una preziosa edizione di narrativa e d’arte firmata dallo scrittore Andrea Vitali e dal pittore Giancarlo Vitali, accomunati dal cognome, dai natali e da un comune sentire.
“Quando nacque, suo padre era in galera. Furto di elemosine presso la chiesa prepositurale di Bellano. Era stato beccato dallo scaccino Bigè alle sei di una piovigginosa mattina di metà ottobre. Per mettere in atto il furto Beppe Manera detto “Animalunga” per via dell’altezza, aveva infatti approfittato dell’ufficio funebre celebrato alla memoria di Gaspare Benincerti, fotografo-ritrattista, che s’era celebrato la sera avanti: era entrato in chiesa confondendosi tra la magra folla dei parenti ma si era fermato subito, a lato del fonte battesimale. Quindi s’era accucciato tra gli ultimi banchi e s’era lasciato chiedere dentro. Senza nessuna fretta aveva atteso che il sagrestano suonasse la dirlindana, alle dieci meno dieci. Cinquesensi