Le cose che voi umani
Francesco TagliabueRuggero Mentasti – o Stefano Zemella, in una vita precedentemente consumata – ha militato per scelta nelle torbide Brigate Rosse degli anni ’70 abbandonandole poi, ignoto alla giustizia, per somma di convenienze. Abile nel sommergere il proprio presente dentro una solida apparenza borghese, a trent’anni di distanza ha maturato la convinzione che nessuno gli chiederà pi๠conto di possedere la verità sulla fine di Aldo Moro. Ma rapito a Roma da un’agenzia di intelligence diretta dall’armeno Alek Skà turian, Mentasti passa 55 giorni di buia segregazione a scavare nei ricordi degli anni di piombo per consegnare alla pubblica conoscenza il memoriale definitivo sui giorni di smarrimento seguiti a via Fani. Dalla cella degli interrogatori, Mentasti detta così un racconto che si snoda su molteplici livelli, dai fetidi sotterranei metropolitani agli attici di rappresentanza del Sistema, evocando la lotta mortale tra i venditori delle false verità , indispensabili al Potere per goderne tutti gli abusi.