Indigo
Roberto Carretta
"Le auto scure sono pi๠silenziose, si confondono con la notte, scivolano nel buio come predatori. Anch’io mi confondo con la notte, forse per questo mi hanno scelto.
Il bar davanti a casa sta chiudendo. Ai vetri del mio studio s’infrange il tintinnio della catena con cui il cameriere lega sedie e tavolini. Anton conosceva bene questo rumore, anche lui era solito vegliare a lungo. La sua finestra illuminata, sopra il laboratorio all’angolo della piazza, mi dava un senso di conforto. Da una settimana non apre bottega, non era mai successo.
Spengo la lampada della scrivania e cammino per la stanza. Ogni tanto guardo in strada...."